Casse settimo nell’ultima prova di Kitzbuehel
E’ stato il francese Johan Clarey a far segnare il miglior tempo, in 1’55”69, nella seconda e ultima prova cronometrata della discesa maschile di Kitzbuehel che si disputerà sabato.
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Il veterano della squadra transalpina ha preceduto di ben 55 centesimi il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, che però ha saltato una porta, terzo a 60 l’austriaco Matthias Mayer, quarto lo statunitense Steven Nyman, quinto il tedesco Andreas Sander, sesto il francese Maxence Muzaton, settimo il migliore degli azzurri, Mattia Casse, ottavo l’austriaco di Germania Romed Baumann, nono lo statunitense Bryce Bennett, decimo il secondo azzurro, un buon Christof Innerhofer.
Seguono, tra gli altri, dodicesimo il norvegese Kjetil Jansrud, quindicesimo lo svizzero Beat Feuz ex-aequo con l’austriaco Otmar Striedinger, diciannovesimo lo svizzero Carlo Janka, ventiseiesimi ex-aequo l’austriaco Max Franz e lo svizzero Mauro Caviezel, quarantottesimo il tedesco Thomas Dressen, non è arrivato al traguardo l’austriaco Vincent Kriechmayr.
Gli altri azzurri: quattordicesimo Matteo Marsaglia, trentasettesimo Peter Fill, quarantunesimo Emanuele Buzzi, quarantaseiesimo Davide Cazzaniga, non è partito Guglielmo Bosca. Domani la due giorni di gare veloci sulla leggendaria Streif comincerà col superG. Queste le dichiarazioni di alcuni degli azzurri a fisi.org:
Christof Innerhofer: “Direi che è stata un’ottima prova, considerando il poco allenamento che ho fatto. Miglioro di giro in giro, deciderò venerdì mattina se fare il supergigante. La pista è simile al primo giorno, ma nelle zone dove non possiamo entrare nemmeno in ricognizione, la pista è veramente lucida e per quanto riguarda le mie condizioni, sono veramente al limite. Sono contento di essere qui, è un appuntamento pazzesco, mi sento meglio e il tempo è buono e spero di venire qui ancora per tanti anni”.
Matteo Marsaglia: “Un’altra buona prova, sia mercoledì come giovedì, non sono completamente soddisfatto del feeling, c’è ancora qualcosa da sistemare, sono però ottimista, non mi rimane che ingranare la gara giusta. Questo è un supergigante che ho sempre odiato, non ho quasi mai visto il traguardo in questa specialità, eccezion fatta per il quindicesimo posto dell’anno scorso, cercherò di farmelo piacere”.
Peter Fill: “Le condizioni della pista sono perfette, il tempo è buono, qui tutto è speciale e conservo ricordi bellissimi di questa località. E’ una pista dove bisogna avere il coraggio di affrontarla, penso a divertirmi. La perdita di Paris è pesante, ma tutti noi dobbiamo continuare a dare il meglio di noi stessi, sono sicuro che Dominik farà il tifo”.
Foto: FISI Pentaphoto