
Una grande Petra Vlhova trionfa a Zagabria
Facendo il miglior tempo anche nella seconda manche, anche per merito di un paio di sci più lunghi di quelli normali da slalom, Petra Vlhova stacca ulteriormente di 15 centesimi nella seconda manche Mikaela Shiffrin e trionfa nello slalom di Zagabria con 1”31 sulla fuoriclasse del Colorado acciuffando la sua undicesima vittoria in Coppa del Mondo, la sesta in slalom a quasi un anno dall’ultima conquistata a Flachau l’8 gennaio 2019 sempre davanti a Shiffrin, anche se allora per soli 15 centesimi, la seconda stagionale, la prima a Zagabria dopo due piazze d’onore.
Inutile dire che Vlhova è seconda dietro a Shiffrin sia nella classifica di specialità sia nella generale, in quest’ultimo caso sorpassando Federica Brignone, assente a Sljeme, la collina della capitale croata, perché si sta allenando in Val di Fassa. L’allieva di Livio Magoni ha anche interrotto una serie di sei vittorie consecutive nella specialità in Coppa del Mondo della statunitense, sette contando anche quello dei Mondiali di Are, ma Mikaela sale per la quindicesima volta di fila su un podio di Coppa tra le porte strette.
Terzo posto ma a ben 3”49 dalla fuoriclasse slovacca per l’austriaca Katharina Liensberger, al secondo podio stagionale, il terzo in assoluto, il primo stagionale e il secondo in Coppa tra le porte strette. La 22enne del Vorarlberg ha scavalcato per 11 centesimi la svizzera Wendy Holdener, terza a metà gara. Particolare curioso: le prime quattro sono le stesse di Flachau dell’anno scorso nello stesso ordine, e le prime tre hanno fatto i tre migliori tempi nella seconda manche nello stesso ordine in cui sono arrivate al traguardo. Quinta a soli 13 centesimi da Liensberger la svedese Anna Swenn-Larsson, sesta la norvegese Nina Loeseth.
Chiudono la top ten, nell’ordine, l’austriaca Katharina Truppe, settima, la sempre più convincente giovane svizzera Aline Danioth, ottava, l’altra norvegese Kristin Lysdahl, nona, e la svedese Emelie Wikstroem, decima. Le azzurre: tredicesima Irene Curtoni, mai così bene a Zagabria malgrado nella capitale croata abbia chiuso spesso e volentieri tra le prime quindici, miglior risultato della carriera per Martina Peterlini, ventiseiesima a Levi e oggi quattordicesima recuperando ben quindici posizioni nella seconda manche col sesto miglior parziale, ventiquattresima come a Lienz sei giorni fa Lara Della Mea.