45 anni fa l’indimenticabile vittoria di Thoeni su Stenmark nel parallelo di Ortisei
Oggi è il 45° anniversario di una data che segnò la vittoria forse più storica dello sci italiano: il 23 marzo 1975 infatti Gustavo Thoeni trionfò nello slalom parallelo della Val Gardena, per l’esattezza di Ortisei, battendo in finale colui che negli anni successivi avrebbe sciolto la Valanga Azzurra, lo svedese Ingemar Stenmark, in questo modo l’altoatesino di Trafoi conquistò la sua quarta Coppa del Mondo.
Due giorni prima si disputò la discesa sulla Saslong, nella quale si impose Franz Klammer, che colse l’ottavo trionfo su nove gare stagionali della specialità (nella nona non vinse semplicemente perché gli saltò un attacco a Megeve provocandone la caduta) ma soprattutto in questo modo affiancò Thoeni e Stenmark in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo a 240 punti. Si arriva così alla sfida sulla pista Ronc, che oggi non esiste più, con tre uomini in testa ex-aequo prima dell’ultima gara, il primo parallelo della storia: una cosa incredibile e mai vista né prima né dopo. Thoeni è testa di serie numero 1 del “tabellone”, Klammer numero 2, Stenmark numero 3, Piero Gros numero 4 ma esce subito al cospetto del portacolori del Liechtenstein Willi Frommelt. Tra i 32 concorrenti, dei quali 28 si presentarono effettivamente al via, ci sono altri cinque azzurri in gara, pronti a mettere i bastoni tra le ruote a Stenmark e Klammer e il primo momento decisivo arriva già al primo turno, quando Helmuth Schmalzl sbatte fuori Klammer levandogli ogni speranza di conquista della Coppa, occasione che il Kaiser non avrà mai più nella sua pur luminosissima carriera.
Non entreremo nel dettaglio del racconto di tutti i turni, che sono descritti nel bellissimo libro “Thoeni vs. Stenmark l’ultima porta” del collega e amico Lorenzo Fabiano, ma il tabellone a fine articolo lo metteremo. Un momento saliente però è quello dei quarti, quando Stenmark, opposto al polacco Jan Bachleda, prende in pieno una delle ultime porte ma con un numero da freestyle riesce a evitare l’inforcata e ad arrivare al traguardo, pur con l’enorme ritardo di quasi 2 secondi e mezzo. L’austriaco Toni Sailer, giudice di quella pista, dice che il passaggio è regolare, per il direttore tecnico azzurro Mario Cotelli e per i 40mila spettatori presenti ovviamente no, l’Italia sporge reclamo chiedendo di vedere il replay. Ma a Roma chi dovrebbe riversare il filmato non è al suo posto, morale della favola il verdetto, a favore di Stenmark, arriva dopo ben 40 minuti che fanno la fortuna della Parmalat, i cui cartelloni assiepati lungo la pista, durante quella lunga attesa, vengono continuamente inquadrati dalle telecamere. Stenmark nella seconda manche è comunque chiamato a un’impresa impossibile visto il ritardo accumulato su Bachleda, che comunque è un buonissimo slalomista, ma il polacco inopinatamente finisce fuori dopo poche porte e la folla si inferocisce contro di lui.
Sempre nei quarti di finale Tino Pietrogiovanna è opposto a Thoeni ma il Colonnello esce apposta alla prima porta consentendo a Gustavo, su indicazione di Cotelli, di scendere a tutta e senza pensieri sul tracciato blu, lo stesso sul quale affronterà presumibilmente Stenmark in finale. Nelle semifinali Thoeni fa un sol boccone del combinatista svizzero Walter Tresch mentre Stenmark fa lo stesso col bergamasco Fausto Radici. Si ha quindi l’epilogo più giusto, l’epilogo che decide in pochi secondi, suddivisi in due manche, un’intera stagione di Coppa del Mondo. Thoeni, 24 anni, dominatore dello sci mondiale, contro Stenmark, 19 anni, che ha il futuro tutto dalla sua. 21 porte da tirare allo spasimo. Gustavo parte nettamente meglio e va giù molto forte per mettere pressione al suo più giovane avversario. Mantiene il comando per gran parte della manche, poi Stenmark nell’ultimo terzo di gara spara il tutto per tutto e in quattro porte sorpassa Gustavo, ma alla terzultima arriva troppo veloce, derapa e non riesce a passare regolarmente la porta successiva. Nessun problema invece per Thoeni che taglia il traguardo in mezzo all’urlo pazzesco della folla.
Essendo Stenmark finito fuori non c’è bisogno della seconda manche. Gustavo ha così vinto la sua quarta Coppa del Mondo nelle ultime cinque stagioni con 250 punti, secondo è Stenmark a 245, terzo Klammer a 240. Una gara irripetibile, che fa apparire senza senso tutti i paralleli che si sono disputati negli anni successivi, compresi quelli di quest’anno, senza contare la loro pericolosità con due atleti che scendono a pochi metri l’uno dall’altro, anche se l’unica a non capirlo è la FIS. Quello di Ortisei fu uno dei momenti più indimenticabili non solo per lo sci alpino ma per tutto lo sport italiano e mondiale.
Sedicesimi di finale
Gustavo Thoeni (Ita) b. Manfred Grabler (Aus)
Philippe Roux (Sui) bye
Tino Pietrogiovanna (Ita) b. Francisco Fernandez-Ochoa (Esp)
Werner Grissmann (Aut) b. David Zwilling (Aut)
Erik Haker (Nor) bye
Greg Jones (Usa) b. Rene Berthod (Sui)
Walter Tresch (Sui) b. Michael Veith (Ger)
Willi Frommelt (Lie) b. Piero Gros (Ita)
Ingemar Stenmark (Swe) b. Engelhard Pargaetzi (Sui)
Christian Neureuther (Ger) bye
Karl Cordin (Aut) b. Bernhard Russi (Sui)
Jan Bachleda (Pol) b. Hans Hinterseer (Aut)
Herbert Plank (Ita) b. Hansjörg Schlager (Ger)
Paolo De Chiesa (Ita) b. Josef Walcher (Aut)
Fausto Radici (Ita) bye
Helmuth Schmalzl (Ita) b. Franz Klammer (Aut)
Ottavi di finale
Gustavo Thoeni (Ita) b. Philippe Roux (Sui)
Tino Pietrogiovanna (Ita) b. Werner Grissmann (Aut)
Greg Jones (Usa) b. Erik Haker (Nor)
Walter Tresch (Sui) b. Willi Frommelt (Lie)
Ingemar Stenmark (Swe) b. Christian Neureuther (Ger)
Jan Bachleda (Pol) b. Karl Cordin (Aut)
Herbert Plank (Ita) b. Paolo De Chiesa (Ita)
Fausto Radici (Ita) b. Helmuth Schmalzl (Ita)
Quarti di finale
Gustavo Thoeni (Ita) b. Tino Pietrogiovanna (Ita)
Walter Tresch (Sui) b. Greg Jones (Usa)
Ingemar Stenmark (Swe) b. Jan Bachleda (Pol)
Fausto Radici (Ita) b. Herbert Plank (Ita)
Semifinali 5°-8° posto
Greg Jones (Usa) b. Tino Pietrogiovanna (Ita)
Jan Bachleda (Pol) b. Herbert Plank (Ita)
Semifinali 1°-4° posto
Gustavo Thoeni (Ita) b. Walter Tresch (Sui)
Ingemar Stenmark (Swe) b. Fausto Radici (Ita)
Finale 7°-8° posto
Tino Pietrogiovanna (Ita) b. Herbert Plank (Ita)
Finale 5°-6° posto
Greg Jones (Usa) b. Jan Bachleda (Pol)
Finale 3°-4° posto
Walter Tresch (Sui) b. Fausto Radici (Ita)
Finale 1°-2° posto
Gustavo Thoeni (Ita) b. Ingemar Stenmark (Swe)
Foto: FISI Pentaphoto