3 Cime: dove non ci si ferma mai!
Da quando Monte Elmo è stato collegato, sci a piedi, a Croda Rossa per un totale di 110 chilometri di piste, questo comprensorio in Alta Pusteria si è sviluppato sempre più, stagione dopo stagione. E anche per quest’anno le novità non mancano, in primis con l’annuncio del progetto di unirsi ai vicini impianti di Thurnthaler, in Austria, arrivando ad avere una ski area di circa 160 chilometri di Elsa Drago
Cinque montagne collegate e 110 chilometri di piste da scoprire sci ai piedi. Per ritrovare il piacere di vivere a stretto contatto con la natura su una varietà di tracciati fuori dal comune: lunghi, panoramici, divertenti, a volte impegnativi. La pista più ripida di tutto l’Alto Adige, infatti, si trova qui, nel comprensorio Tre Cime Dolomiti, in Alta Pusteria, nell’area sciistica della Croda Rossa di Sesto: è la Holzriese 2, nera di classe che non ammette errori e presenta uno dei muri più ripidi e dritti delle Dolomiti (71 per cento di pendenza). Una picchiata lunga 1.457 metri, con un dislivello di 455; Moso in Pusteria appare sotto l’infilata di curve strette che terminano sul bellissimo falsopiano finale proprio in bocca allo Sport & Kurhotel Bad Moos, a Moso, tempio del riposo e del benessere altoatesino con una Spa, ambitissima, che sfrutta le proprietà della vicina fonte termale sulfurea conosciuta fin dal Settecento.
L’obiettivo, da queste parti è infatti il benessere dello sciatore a 360 gradi: accoglienza familiare e servizi al top, impianti sempre più estesi e veloci, mobilità senz’auto. Tre Cime Dolomiti, con le cinque località di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies è il luogo dove lo sci e lo spettacolo della natura sono ancora al centro dell’attenzione. E dove il tempo trascorso con la famiglia e gli amici è un valore da tutelare.
Un comprensorio tutto nuovo
Gli inconfondibili obelischi di roccia danno il nome a Tre Cime Dolomiti/3 Zinnen, il comprensorio che abbraccia Monte Elmo-Sesto, Croda Rossa-Sesto-Moso, Comelico, Dobbiaco,Baranci-San Candido e le piccole Waldheim, Passo Monte Croce e Braies. Qui si scia senza soluzione di continuità su tracciati pluripremiati (migliore preparazione in pista, migliori piste e ottimi ristoranti di montagna per skiresort.de) e vari, passando dal Monte Elmo (i più tranquilli si scaldano sulla rossa Helm, i più abili optano invece per le due varianti nere Schuss e Steilhang) alla Croda Rossa, collegate tra loro dalle due cabinovie che approdano a monte nella stazione di Stiergarten (Orto del Toro).
Una volta in cima, lo spettacolo regala la visione delle Tre Cime di Lavaredo e della Croda Rossa, ovvero le due punte di diamante di questo patrimonio Unesco mentre, accanto a loro, si allunga la più grande meridiana naturale al mondo, creata dalla posizione del sole, nella sua parabola giornaliera, sulle vette dolomitiche di Sesto: le cime Nove, Dieci o Croda Rossa, Undici, Dodici e Uno. L’orologio di un tempo.
E siccome da queste parti non ci si ferma mai, dalla scorsa stagione la zona vanta le novità della variante, più semplice, della pista nera Kristlerhang, della discesa a valle verso la Croda Rossa, in direzione Signaue (presso la cabinovia Signaue, da non perdere il rifugio gourmet Zin Fux, di fronte al celebre “Pollaio”) e, sempre qui, del divertente Family Funslope (l’altro è a Monte Elmo), un mix straordinario di tunnel di neve, onde, curve ripide e ponti. Mentre i più piccoli potranno ammirare e giocare con un branco di renne dalla Finlandia che vive in Cime a Croda Rossa: si può assistere al loro pasto ogni lunedì e giovedì.
Ma non è tutto. Il piano di sviluppo di Tre Cime/3 Zinnen punta ancora più in alto. L’obiettivo è diventare una delle principali località sciistiche delle Alpi. Il comprensorio, che si estende lungo il confine con l’Austria, ha già annunciato il futuro collegamento con gli impianti di risalita di Thurnthaler, la montagna di casa di Sillian (22,5 chilometri di piste e moderni impianti di risalita fino ai 2.407 metri di altitudine), sul versante austriaco. I chilometri di piste disponibili passeranno quindi da 110 a 160. «E porteranno ingenti benefici economici e turistici per entrambi i comprensori», assicura l’ingegner Mark Winkler, amministratore delegato della Drei Zinnen spa.
Un ampliamento che segnerà l’ingresso della ski area tra le località più apprezzate delle Alpi e la nascita del primo, e quindi unico, comprensorio del Dolomiti Superski (1.200 chilometri con un solo skipass) a estendersi oltre i confini italiani, frutto della collaborazione di due stati e tre regioni. In una sola giornata, sci ai piedi, sarà possibile scoprire tre diverse culture e tradizioni culinarie: altoatesina, italiana e austriaca. Un mondo di tracciati così vasto da regalare la sensazione di compiere un vero e proprio viaggio tra valli, passi e cime dove, a fine giornata, il regalo più bello è l’enrosadira, quando le cime infuocate dall’ultimo sole si tingono d’oro e di rosso scarlatto, di cremisi, carminio e viola.
Certo, per il collegamento con l’Austria bisognerà aspettare ancora qualche anno, ma già dall’inverno 2019/20 si potrà sperimentare la nuova seggiovia Hasenköpfl (sostituisce la Monte Elmo); otto posti ad ammorsamento automatico, avrà la cupola protettiva, i sedili riscaldati e un comfort maggiore soprattutto per i più piccoli. Un tappeto di allineamento sollevabile faciliterà infatti l’accesso dei bambini alzandosi o abbassandosi a seconda della loro altezza e garantendo loro la massima sicurezza e comodità. Il panorama? Mozzafiato: a 2225 metri, sulle Dolomiti di Sesto.
Il Grande Giro delle Cime
Neve infinita, montagne patrimonio Unesco e sci ecologico. Il nuovo popolo dei vacanzieri bianchi la macchina preferisce lasciarla a casa. Il massimo, poi, è scendere dal treno e salire in cabinovia. Come succede nel comprensorio Tre Cime/Drei Zinnen, il più grande d’Europa a portata di rotaia: 200 chilometri di piste raggiungibili con lo Ski Express Val Pusteria che, ogni 30 minuti, collega in 35 minuti la ski area a Plan de Corones. Il treno ferma direttamente all’impianto di Monte Elmo, di fronte alla stazioncina ferroviaria di Versciaco e ai comprensori delle Dolomiti di Sesto e di Plan de Corones, il “panettone” alle spalle di Brunico. E, da quando il collegamento tra Monte Elmo e Croda Rossa ha mandato in soffitta lo storico skibus tra Sesto e Moso, si scia anche in quello più esteso delle Dolomiti orientali (93 chilometri).
Dalla stazione di Versciaco/Monte Elmo parte il Grande Giro delle Cime che porta su cinque vette, passando per tre valli e superando il confine provinciale dell’Alto Adige fino a Belluno: 5.600 metri di dislivello sugli sci, 34 chilometri di discesa e 11 risalite attraverso le aree di Monte Elmo, Stiergarten, Croda Rossa, Monte Croce Ski Area Val Comelico (qui si mettono le lamine sulla pista dedicata a Marc Girardelli) e ritorno. L’ultima sfida del tour è la pista Helmissimo, che dal Monte Elmo porta al punto di partenza, a Versciaco (4,75 chilometri).
E per chi non se la sente di intraprendere il Giro da solo, ogni mercoledì e domenica c’è un maestro che, gratuitamente, accompagna lungo il tour. Tra scorci panoramici e il meritato riposo sulle terrazze al sole delle tradizionali baite, aspettando che si realizzi l’altra importante novità annunciata dal comprensorio e che riguarda proprio il Grande Giro delle Cime: il collegamento con la Ski Area Val Comelico, la parte più settentrionale del Cadore, in Veneto, al momento raggiungibile con uno skibus che, ogni 20 minuti, riporta dal Passo Monte Croce a Sesto Pusteria. Per godere, esclusivamente sci ai piedi, delle Dolomiti celebrate dai maestri della letteratura e dell’arte. “La più bella opera architettonica al mondo”, scrisse Le Corbusier, mentre Dino Buzzati, innamorato delle sue montagne, si domandava “Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”.
Il paradiso dei fondisti
Ma l’area delle Tre Cime/3 Zinnen in Alta Pusteria è anche la prima Regione in Italia per chi pratica sci di fondo. Qui, 200 chilometri di piste ottimamente preparate e collegate tra loro offrono un’esperienza unica. Sempre innevate e con diversi livelli di difficoltà, sono accessibili con un unico pass: da Dobbiaco partono tracciati impegnativi, alcuni illuminati e utilizzati dai team per i loro allenamenti, oppure suggestivi circuiti che permettono di fare il giro completo del lago. O, ancora, anelli dai quali godere di una spettacolare vista sulle Tre Cime di Lavaredo (hanno un versante veneto e uno altoatesino), con digressioni in val Fiscalina e in val di Landro.
Qualche suggerimento? Per i neofiti c’è la numero 18 A a Sesto, che conduce alle malghe della Val Fiscalina, mentre gli esperti non dovrebbero perdersi l’arrampicata sulla 5, a Dobbiaco, il circuito d’allenamento per le gare di Coppa del mondo.
Il Baranci, invece, è perfetto per lo sci formato famiglia: baby lift, tappeti mobili, percorsi dove i personaggi delle fiabe fanno compagnia agli sciatori in erba, pista da slittino (tre chilometri veloci ma sicuri), tracciati lunghi fino a 10 chilometri per i piccoli atleti, percorso di Kids-Ski-Cross e pista di snowtubing.
In compagnia dei gattisti
Ski Experience è il programma dedicato a chi ha voglia di conoscere da vicino il lavoro dei gattisti. Si chiama Free Fall Ride e permette di salire con il gatto delle nevi nel tardo pomeriggio sulla pista più ripida d’Italia, la Holzriese. E scoprire, in compagnia dei tecnici, tutti i segreti di questo fantastico comprensorio.